Charles Robert Darwin

Charles Robert Darwin è stato un Naturalista, Biologo e Illustratore britannico diventato famoso per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali.

E’ nato il 12 Febbraio del 1809.

darwin et aliaSalta subito all’occhio che il suo giorno di nascita, desiderio di vita, è rappresentato dall’archetipo dell’appeso, 12, che significa che deve ascoltare il proprio Io interiore e vedere le cose da un altro punto di vista. Infatti grazie all’imprinting dato dalla sua famiglia di origine, che era fortemente favorevole sia al progresso tecnologico e scientifico che alle riforme sociali quali l’abolizione della schiavitù, le pari opportunità tra uomini e donne, l’emancipazione femminile ecc., lui aveva una forte propensione ad uscire dagli schemi cosa che lo ha appassionato fin da bambino portandolo a collezionare insetti, rocce, minerali e ad osservare attentamente gli uccelli.

Questa sua passione e forte amore per la zoonomia, passione che è stata passata dal nonno, lo porta a continuare i suoi studi e contemporaneamente gli studi in teologia, facoltà scelta dal padre, che gli dà il coraggio di seguire ciò in cui crede e quindi soddisfare il suo 21 in equilibrio, che è sentirsi libero di fare ciò che ama (caratteristica in linea peraltro col 12). Quindi parte per una spedizione scientifica in team imbarcandosi per fare il giro del mondo.

frontespizio origine della specieIn questo modo soddisfa la sua sequenza emozionale nel lavoro, 19 – 7 – 10, in quanto il 19 si consuma per dare incondizionatamente, e lo ha fatto pubblicando il libro, il 7 deve agire istintivamente e viaggiare, lui ha fatto l’uno e l’altro, il suo istinto lo ha portato ad osservare le specie animali e vegetali e con il viaggio intorno al mondo ne ha potuto osservare molteplici raccogliendo tantissime informazioni e in ultimo, 10 che è l’archetipo dell’evoluzione, e direi che possiamo essere d’accordo tutti che nel suo libro (L’origine delle specie per selezione naturale (1859) ha parlato di evoluzione per la sopravvivenza, permettendo al mondo scientifico di evolversi!

Tutto totalmente in linea con ciò che gli ha chiesto la sua genealogia, ossia il 18, che significa avere grande intuizione ed è legato al segreto (mantenerlo o rivelarlo), ed in questo caso ha svelato il segreto dell’importanza dell’evoluzione della specie.

Silvia Masala

Michael J. Fox e il ritorno alla vita

Michael J. Fox, chissà se avesse potuto utilizzare la sua macchina del tempo per modificare il futuro e prevenire la malattia del Parkinson, quante volte sarebbe tornato indietro, Michael J. Fox!?…

Così come avrebbe fatto Marty, anche lui avrebbe affrontato mille pericoli per rimettere ogni cosa al suo posto.

Michael J. Fox giovane in Progetto Horus

A me piace pensare che, se avesse applicato la sua mappa dei talenti, di sicuro non ne avrebbe avuto bisogno. Ma andiamo a vedere la sua struttura più da vicino…

Michael J. Fox, vediamo che ha 9 (l’eremita) in desiderio di vita, è quindi un uomo, che oltre ad avere la necessità di avere momenti di solitudine, è portato alla saggezza e Michael J. Fox è conosciuto e amato anche per quello. Sono famosi i suoi interventi in pubblico e le sue perle di saggezza; tra le tante Fox ha affermato: «Il Parkinson mi ha salvato la vita. Prima vivevo a 100 all’ora e bevevo, ora mi sono avvicinato alla famiglia». (fonte Wikipedia)

famiglia Michael J. Fox

Non stupisce che si sia buttato sull’alcool per attenuare il dolore, infatti questa attitudine è tipica dei 9, così come abbiamo già visto per altri personaggi come De Andrè e Emy Winehouse.

Dall’età di 29 anni, dopo aver saputo della sua malattia, si batte a nome di tutti i malati di Parkinson, tanto da creare una sua fondazione e favorire la ricerca sulle cellule staminali nella speranza che un giorno si possa aiutare chi soffre di questa patologia o di altre malattie degenerative. Altro numero espresso in talento, il suo 17 (Le Toille) in memoria genealogica, che lo porta ad essere sempre e comunque, attraverso la sua autenticità, anche su altri versanti, al centro dell’attenzione. Ma vediamo il suo 20, ovvero il desiderio irresistibile, apparentemente soddisfatto nel lavoro: Michael a 15 anni lascia la scuola per poter fare l’attore e poi, una volta famoso, si pente e si diplomerà. Michael J. Fox con DocUso il termine “apparentemente” con cognizione, visto che proprio mentre sta girando un film, Michael scopre di essere malato e avverte i primi tremolii alle mani. Così, mi sorge spontanea la domanda: “E se, nel fare l’attore, anziché essere nel suo desiderio irresistibile, stesse semplicemente assecondando dei modelli familiari cercando il loro riconoscimento?” La mamma, infatti, era un’attrice… Forse, la risposta è nel 5 in Personalità Profonda che, in conflitto, richiede il riconoscimento di tutti, in primis di una figura paterna assente, il padre era colonnello dell’aviazione e quindi, spesso, fuori per lavoro e la famiglia era costretta a trasferirsi con lui.

Michael J. Fox moglieChissà, magari ad un certo punto della sua vita, ha smesso di fare il “pazzo” (22 in Pronto soccorso) prendendosi troppo sul serio e non ha più seguito i suoi istinti (7 il carro) per stare bene in equilibrio. E questa tesi è avvalorata dal fatto che Michael ritiene la sua malattia come una “benedizione”, perché gli ha fatto capire che oltre il lavoro c’è anche e specialmente la famiglia e delle altre realtà che danno qualità alla sua vita oggi.

Se avesse ascoltato il suo amico Doc quando diceva: “Il vostro futuro non è scritto, il futuro di nessuno è scritto, il futuro è come ve lo creerete voi perciò createvelo buono!” …

Tiziana Cuccu